La Continuità del Corrimano

La continuità del corrimano nei punti in cui esso cambia direzione e la continuità delle superfici di intradosso delle rampe e dei ripiani nei punti in cui si incrociano sono due questioni tra loro strettamente connesse. È possibile dimostrare come dalla risoluzione del secondo problema derivi la condizione necessaria e sufficiente per ottenere la continuità del corrimano in ogni punto del suo percorso.

È il caso di dire che la discontinuità del corrimano costituisce, fra i tanti, un ulteriore elemento di pericolo per le persone anziane o fisicamente indebolite; costoro infatti sono costrette ad avvalersi del sostegno offerto loro dal corrimano; dove questo si interrompe il sostegno viene, ovviamente, a mancare.

Inoltre la continuità del corrimano all’interno di una scala in un edificio è importante perché offre la possibilità, in caso di presenza di persone disabili, di montare un eventuale montascale.

Si definisce sfalsamento la distanza tra l’ultima alzata della prima rampa e la prima alzata della seconda rampa.

Lo sfalsamento rappresenta un “artificio strutturale” che garantisce una serie di vantaggi (sia estetici che funzionali), primo tra tutti la continuità del corrimano. A livello estetico è assicurato l’allineamento tra gli intradossi delle rampe e l’intradosso del pianerottolo.

In funzione delle grandezze geometriche in gioco, è possibile avere 3 tipi di sfalsamento:

1. sfalsamento in avanti, quando, percorrendo la rampa in salita, la prima alzata della seconda rampa si trova più avanti dell’ultima alzata della prima rampa
2. sfalsamento indietro, quando, percorrendo la rampa in salita, la prima alzata della seconda rampa si trova prima dell’ultima alzata della prima rampa
3. sfalsamento nullo, quando le due alzate risultano allineate